giovedì 31 luglio 2008

Resoconto del 31 luglio 2008 - ore 19.25 locali. Stanchezza e spossatezza!

Ormai, come molti commenti preoccupati svelavano, lo spirito competitivo della corsa va via via scemando per far posto, complice il pandino bianco, allo spirito da pensionato nullafacente dedito ai mercatini e alle piccole scampagnate. Il nostro team, ammansito dalla calura, dalla mollezza dei costumi, dall'atmosfera calma e giuggiolona degli abitanti di questo luogo di perdizione, rischia di diventare stanziale, di snaturare se stesso e di deludere tutti, SOPRATUTTO GLI SPONSOR PAGANTI. Per impedire ciò affinché ritorni il senno a questi due pelandroni, la redazione di questo blog decide unilateralmente di iniziare un blackout informativo senza però privare il lettore dell'ultimo farneticante messaggio inviatoci esplicativo della situazione creatasi.

Samarcanda tappa corta solo 300 km, ma caldo e acquisti bazar hanno tardato la partenza. Domani un giorno intero di sosta siamo a metà e dobbiamo riprenderci da vari fastidi....Dopo incontreremo team italiano arrivato per tutta altra rotta due ore prima di noi e mai contattato prima. Neanche nei film di 007 ci sono queste coincidenze! Alberghi sempre più economici e spesso scarsi impediscono contatto telefonico.





Foto ricordo.

Riportiamo integralmente e fedelmente messaggio del team pervenutoci in tarda nottata:

“Purtroppo gli unici che si vogliono unire a noi per una foto ricordo sono i poliziotti ai posti di blocco. Forse che non siamo sufficientemente fotogenici per le donne uzbeke? Ingrate, con tutta la strada fatta per conoscerle.”

AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!

Dopo questa sagace battuta vedrò di non ridere al vostro ritorno quando sarete battuti a sangue dalle vostre, sempre amate, Alessandra e Christa.

Comunque rimanendo in tema, il concetto di bellezza maschile varia notevolmente rispetto alle donne italiche. Le donne uzbeke, dopo millenni di storia e cultura, hanno sedimentato un gusto più evoluto. Piace l'uomo con spessore, che le avvolge e le schiaccia, insomma l'uomo in carne come me e Giovannone!!! Come diceva mio nonno: “...el magro fa miseria, el grass fa voja!!”.....



mercoledì 30 luglio 2008

Comunicato stampa.

Trasmettiamo il farneticante messaggio giunto in redazione via mail. La redazione tutta si dissocia dal contenuto di tale comunicato stampa, tuttavia per favorire il rilascio del povero pandino bianco, tenuto in ostaggio da una banda di patentati sanguinari cialtroni, acconsente alla sua pubblicazione, nonostante presenti notevoli “orrori” di sintassi e ortografia.

Ciao a tutti. Confermiamo il nostro arrivo a Buhara. Citta formidabile e tentatrice. La voglia di fermarci dopo la parentesi Turkmena e enorme. Hotel fantastico in caravanserraglio, con aria condizionata e servizio superlativo a 40 USD in due colazione compresa ( anche i gradi all'ombra sono 40 )
Per Elvioi/ ti perdoniamo ma sappi che non te la cavi con un articolo su foodstock e c on le elrzioni truccate del party... troppo facile. Dovrai truccare le prossime elezioni amministrative, unica soluzione al problema vittoriese...
Tutti parlano del caldo che fa fuori (40/48 gradi ombra?sole) ma NESSUNO parla del caldo che fa DENTRO la Pandamobil. Soporattutto sui piedi, a stretto contatto col motore....
Altra precisazione. Non e lo specchietto afflosciato ma l,antenna. Altrimenti non potremmo evitare i cammelli che ci superano sputando e scagazzando ovunque. L'incontro con la VOLGA era vero e lo testimonieremo al rientro! No foto ma il blogger fa il suo dovere in maniera egregia!

NOI

Pe(n)niche.........ma cosa avete capito?

No, non si tratta di astucci, astuccetti pe(n)nici vari ma di sonore ronfate come si confà a dei “very original” pensionati in pandina. Queste solo le voci che ci giungono dall'oriente.....voci.?..diciamo, gracchianti ed intermittenti suoni incomprensibili. Sarà stata anche una via di grande comunicazione, la via della seta, ma oggigiorno per quanto riguarda telefoni e cellulari, è proprio un disastro! Trascriviamo fedelmente il testo telegrafato alle ore 13 e 49 (italiane - 17.49 uzbeke) di oggi 30 luglio 2008:

Bukhara, Uzbekistan. No more Turkmenistan. Oggi un giorno di ferie, dormito in auto, ma poi solo dopo 100 km caravanserraglio da sogno. Pennica e ora turist anche se 40 gradi all'ombra e 45/48 gradi al sole. Domani Samarcanda? Saluti a tutti.

Samarcanda, .....le mille e una notte (alf laila wa laila), ......le penniche, ....già se fermano alle 18.00 pe' 'naltra pennica....... non iela fanno,... no,... domani no!





martedì 29 luglio 2008

Martedì 29 luglio 2008 - ore 17.19.

40, 45 gradi, comunque un inferno di calore. Unici visitatori alle rovine di Merv. Meno di 200 km ci separano dall'Afghanistan, ma noi codardi non ci uniamo alla causa talebana e deviamo per Turkmenabat. La Panda è tornata sui suoi passi decidendo di seguirci, con qualche livido in più causa incontro ravvicinato con una Volga ubriaca!


Socialismo irreale.

Mentre in Italia si discute, in circoli chiusi e poco frequentati, se abbia o non abbia ancora senso definirsi tuttora comunisti, se il socialismo reale sia da respingere in toto o vada meglio analizzato, in un paese lontano, poco conosciuto e dalla natura inospitale, tali discussioni sono solo archeologia politica. Il paese protagonista di tale svolta culturale è per l'appunto il Turkmenistan. Il nostro team sì è trovato spiazzato, confuso, schifato e nello stesso tempo affascinato da tanta pulizia di forme, luccichio. All'inizio vien quasi voglia di scappare da quanto irreale sembra. Sembra d'esser in una fiaba, ma un'altra cosa è una fiaba letta e immaginata....Qui si mischia la plastica con l'ottone il cemento con i mosaici, la storia con l'immaginario, il meglio del capitalismo ludico (Disneyland) con il meglio dell'architettura celebrativa del socialismo reale. Il risultato è qualcosa che stona. Sono terre di confine queste, ricche di storia, di passaggi, dimenticate dagli uomini.....con i loro paradossi, confondono l'uomo occidentale per prepararlo all'Asia.














lunedì 28 luglio 2008

Ashgabat ore 24.00 locali (20.00 ora in italia).

Le comunicazioni telefoniche con il Turkmenistan sono inesistenti, impossibili,... e all'ora il colpo di genio: rispolveriamo la vecchia radio trasmittente a segnali morse “Marconi” del bisnonno. Dopo un po' di sbigottimento, finalmente riusciamo a capirne il funzionamento...qualche beep, beep scoordinato ma subito dopo ci impadroniamo del mezzo. Proprio tra un charlie-bravo e l'altro, squilla il telefono........”Frankie,...al telefonooooo. C'è qualcuno con la voce bofonchiante come la tua che ti cerca..” ...mi incammino titubante verso l'atrio e.....ma non era il fantastico duo, perdindirindina!

Sì, in Turkmenistan, l'unica cosa che funziona sono le chiamate tra telefoni fissi e basta. I saluti, due parole sul tempo, ....come va con gli acciacchi.....alla fine il resoconto....

3 ore di attesa al confine tra Iran e Turkmenistan. La Pandamobil che comincia a battere in testa (...la salita? ...benzina di pessima qualità?..domani un qualche meccanico ce lo dirà): La città di Ashgabat un misto tra Disneyland, Gardaland, Mirabilandia e un mausoleo di Lenin, sembra di essere nella plastica o in una favola....fate un po voi....noi non vediamo l'ora di essere già domani in Uzbekistan dove i telefoni e i cellulari funzionano..forse... e sopratutto non ti sembra di essere un Pippo, un Topolino, un Aladino o un Peppone qualunque.





Son c....!!!!

Testuali parole riportate da SMS giunto alle ore 11.17 di oggi 28 luglio 2008: "Porca puttanazza! Cancello del Turkmenistan, inizia il calvario, tifate per noi. Grazie."

...Questa sera, server e ponti radio permettendo, tenteremo un collegamento telefonico (consideranto che il fuso orario del Turkmenistan è di 4 ore più avanti rispetto al nostro...speriamo di non svegliarli se telefoniamo alle 22.00). ........"The show must go on !".

Foodstock non dimentica!

Uno dei primi blog a credere nell'impresa quando ancora era solo fumo (e che fumo), carboidrati e panza, pubblica oggi una recensione sul duo di cialtroni protagonisti di questo blog. Consigliamo vivamente una visitina (http://foodstock.splinder.com).


domenica 27 luglio 2008

Cammelli, caravanserragli e moschea sacra Razavi.



Resoconto del 27 luglio 2008 - ore 15.15.

Il pandino bianco a fatica svicola nel traffico opprimente. L'unica consolazione è pensare che un pieno viene sui 14 euro. L'albergo è vicino ma i tempi son lontani. Lo smog milanese è brezza di montagna a confronto. Cotti pure di cervello si brama la fine della tappa.

(ascolta il resoconto della giornata cliccando il link in alto a destra Radio Web Turbofolk - Resoconto della giornata)


Mashhad.


Questa sera finalmente in hotel a Mashhad (300 km dal confine Turkmeno)!
(ascolta il tentativo di telefonata cliccando il link in alto a destra Radio Web Turbofolk - Resoconto della giornata).


Akhal-teke & company.

Una sgranchita alle gambe e alla prostata, due croccantini della micia e via, pronti a mangiare anche l'asfalto. Più che asfalto polvere, tanta polvere. Il confine è, si fa per dire, vicino. Bisogna farcela anche perché scade il visto d'ingresso e d'uscita. Uscita da questo paese bello ma canaglia, un paese che minaccia il mondo ma non funzionano gli MMS e gli SMS arrivano puntualmente con 24 ore di ritardo. Le comunicazioni telefoniche, sono già di suo, affette dal bofonchio, arrivano pure distorte e incomprensibili. Dopo dieci giorni di corsa si è quasi a metà viaggio. La metà più dura sta giusto davanti. Il Turkmenistan, con il suo deserto del Karakum, le sue tarantole, vedove nere, cobra vipere e scorpioni, con i suoi splendidi akhal-teke, dromedari, lucertole zemzen e il raro coccodrillo del deserto o varano grigio, danno il benvenuto al nostro pandino bianco. Senza stereo, due figuri impolverati e stanchi, all'interno cantano stonati e a squarciagola la straziante canzone di Beniamino Gigli: “Mamma, son tanto felice perché ritorno da teeeeeeee La mia canzone ti dice ch'è il più bel sogno per meeeee! Mamma son tanto felice... Viver lontano perchéééééééééééééééé? “..... non c'è anima viva, neanche i dromedari e le guardie della rivoluzione li ascoltano (per fortuna)...poi il solito polveroso e rumoroso camion davanti...



sabato 26 luglio 2008

Ore 15.51....Siamo nei dintorni di Teheran.....

(ascolta la telefonata cliccando il link in alto a destra Radio Web Turbofolk - Resoconto della giornata).

...ancora un buco nell'acqua!

Dopo svariati tentativi (ultimo alle ore 13.00 ore italiane), ancora nessuna nuova. Si presuppone che l'equipaggio sia in territorio iraniano (come si evince dalla telefonata su "Resoconto della giornata"), in località impervie e non coperte dal servizio mobile. Appena avremo qualche notizia più precisa saremo tempestivi nel comunicarvela. Ricordiamo che, per non alarmare ingiustificatamente i nostri lettori, in caso di necessità e di emergenza, il team puo' usufruire di apposito telefono satellitare.

venerdì 25 luglio 2008

Intervallo.

Oggi, vuoi per la mancanza di ponti radio nel territorio attraversato o per altri disguidi, non è stato possibile collegarci con il team Turbofolk. Loro stessi non hanno inviato nessuna comunicazione. Domani mattina cercheremo di risolvere il problema.

Cateteri indecenti.

Registrazione di telefonata incomprensibile, parole che più che essere sussurrate sono bofonchiate, ….autocensura perché non si sa mai, i guardiani della rivoluzione potrebbero interpretare male,… notizie allarmanti infondate…. Si è fatto e si è detto di tutto ieri meno di quello che è veramente successo durante la tappa del sesto giorno. Ma cosa è successo ieri? Niente, assolutamente niente. La nostra schioppettate bianca pandina ha ancora una volta fatto il suo dovere, ha traghettato i due nostri cari “pensionati” nello “stato canaglia” dell’Iran, facendosi beffe delle risa dei curdi e dei persiani stessi. Mentre carri armati americani, scrutano dal confine turco l’Iran, il nostro pandino lo ha invaso senza tanto clamore e nell’indifferenza generale. Sì, è vero, al confine persiano il nostro team ha dovuto indossare pantaloni lunghi, una sorta di velo maschile per la patta, ma come biasimare questi ligi e pudici guardiani, lo spettacolo era indecente tra pannoloni e cateteri zampillanti. Qualcuno ha dato del Pirlo a Stefano…ma non si era già partiti da Milano 6 giorni fa?....

giovedì 24 luglio 2008

Giovedì 24 luglio 2008 - ore 20.54.

(ascolta il resoconto della giornata cliccando il link in alto a destra Radio Web Turbofolk - Resoconto della giornata).

Abù Abik.

L'impressionante somiglianza (vedi foto segnaletica inizio articolo sulla sinistra) con il narcotrafficante curdo Abù Abik è stato fatale per Alessandro Tomasella. Riconosciuto e immobilizzato da un ligio guardiano della rivoluzione iraniana, è stato ben presto tradotto nelle locali carceri dov'è tuttora sotto interrogatorio. Vani sono stati i tentativi di evidenziare l'equivoco. Neppure le parole di Stefano (...io, non lo conosco.......veramente gli ho dato solo un passaggio ecc. ecc.) sono valse a tranquillizzare la polizia di confine. Dall'Italia, appena saputa la notizia, ci siamo subito attivati interpellando l'unità di crisi della Farnesina. Al numero telefonico d'emergenza risponde però una signorina, una certa Elena, con mugolii e calde proposte...se volete il numero....

Ore 15.01, COLPO DI SCENA!!!

Il Tommy arrestato, proseguo da solo...

Road to Iran – 24 luglio 2008 – ore 13.18

A parte che a ogni foto del team mi sembra vedere posti già noti (Monte Pizzoc, Santa Croce, Col Visentin ecc. ecc.), ......ecco catturata un immagine nei pressi del confine iraniano (abbiate fede, lo so è difficile ma credeteci). Che dire, non so quando caldo faccia e non conosco se il duo faccia uso di sostanze misteriose, ma qualche volta in qualche foto, un piccolo indizio (un cartello, un edificio caratteristico) di dove effettivamente siano, ce lo possono pure mettere!

Risveglio al lago di Van. 24 luglio 2008 - ore 4.40

E' stata una corsa contro il tempo, ma alla fine ce l'hanno fatta! Stremati, anchilosati, offesi persino nell'animo hanno dormito in auto, lungo le rive del lago di Van, lontano dalla gente. I curdi hanno riso della loro auto! Questa fiera popolazione di pastori e guerrieri non credeva che ci fosse al mondo un auto così piccola. Pensavano ad una barzelletta, ad uno scherzo, ad una invasione di nani. Abbattuti nei sentimenti, scoraggiati, Alessandro e Stefano sperano in una migliore accoglienza in Iran. Lì sì che l’italian style ha più considerazione!

mercoledì 23 luglio 2008

Resoconto giornata del 23 luglio 2008.

Grazie a qualche spione sicuramente non figlio di Maria ma di qualcun'altra, l'equipaggio Turbofolk è entrato in un definitivo silenzio stampa. Pare che il blogger abbia messo online materiale di carattere privato, in specifico registrazione che doveva riguardare comunicazioni di servizio. In primis, nego nel modo più assoluto di aver messo in onda materiale di conversazione privata; probabilmente c'è stato un equivoco. ....Qualcuno confuso dalle preghiere del Muazin ha capito male, il caldo e l'afflosciamento ha poi fatto la sua parte......Sono o non sono bravo? Si vede che ho fatto un corso di comunicazione strategica convulsiva di Silvio B., eh? ....Lasciamo perdere le interpretazioni - illazioni e veniamo all'argomento del blog. Oltre il silenzio stampa ci si è messa pure l'asprezza del territorio ad impedire le comunicazioni con la squadra. Nell'ultimo contatto avvenuto alle ore 16.48, Stefano e Alessandro manifestavano l'intenzione di raggiungere, anche in tarda serata, il lago di Van (altitudine di circa 1700 metri) nei pressi del confine iraniano. In caso di forte ritardo, la nottata di sonno sarebbe trascorsa in auto senza ulteriori tentativi di contatto con la base in Italia. In questo territorio, ricordo, l'etnia prevalente è di origine curda. Rimane quindi tuttora in piedi, per la gioia di T.B., l'ipotesi rapimento PKK... a domani.