Molti nostri lettori sorpresi ed increduli avranno avuto qualche sospetto: Puo' un pandino usato comprato per 300 euro e due arrugginiti quarantenni riuscire nell'impresa di percorrere 16.000 km circa in piena tranquillità? Sì, insomma, sembra strano che una gara che annovera centinaia di fallimenti, di equipaggi mai giunti, di guasti, rapine, di innumerevoli altri disguidi sia stata così facile per i nostri eroi.
Chi tira in ballo la programmazione quasi scientifica, l'analisi ponderata del tragitto e della situazione, l'abilità nel prendere le decisioni giuste al momento giusto, fa un torto a noi e alla verità. Il successo non puo' essere solo frutto della tecnologia (Panda usata – senza supporto logistico e tecnico), di una corretta e sana alimentazione (croccantini del gatto e “formajo pincion” del Dan). La razionalità scientifica non puo' spiegare tutto! Strane concatenate situazioni fanno sospettare ben altro. C'entra forse la fede, la superstizione, l'occulto, il paranormale? Qualche parola di troppo e sfuggita ai protagonisti già all'inizio del viaggio: il Maestro Sufi Marcello, il santino di Padre Pio, ed è proprio da qui che sono partite le nostre indagini. Ben presto sono emerse strane commistioni tra magia bianca e magia nera, ma nulla faceva supporre quello che poi siamo andati a scoprire, l'esistenza di un altra e più potente magia: la magia rossa!!! Strani riti sono avvenuti nei giorni prima della partenza, strani intrugli sono diventati pozioni per proteggere i nostri eroi da invidie, iettature e malasorte. Qualcuno, che vuole mantenere l'anonimato, riferisce di indecifrabili pozioni a base di pasta, aglio, olio e peperoncino. Ma chi era il Gran Sacerdote di questi riti? Sfidando la malasorte per voi, carissimi lettori, abbiamo, ebbene sì, il nome e anche una fortuita immagine (rapita in un momento di trance sonnambolica estatica) del responsabile: il “Mago Kapsicum”, amuleti, protezioni contro il malocchio e fatture esenti IVA articolo 10. Telefonare ore pasti.....