Solo formalità impediscono al nostro team l'affrontare serenamente la preparazione al tortuoso viaggio. Manca all'appello ancora l'auto, gli sponsor, mancano i soldi, un po' d'addestramento alla guida su terreni impervi ma l'ottimismo serpeggia spavaldo.
Sì, è vero, manca la benedizione del maestro sufi Marcello Salvador, trisavola turca e tris trisavolo califfo del Türkmienistan (vedi articolo) ma si puo' dire che il più è quasi fatto, manca poco,... come diceva l'ei fu, il buon geometra espertissimo di condono edilizio, Nogaro: “un briciolino qua, un briciolino là...”. Quando va così bene è difficile immaginare che qualcosa possa andare storto, ma purtroppo non è così. I visti. Sì, i visti d'entrata stanno creando innumerevoli problemi. Per i visti in Russia, Mongolia e Turkmenistan dopo giorni e giorni di trepidanti e inconcludenti attese si è deciso di seguire canali “non ufficiali”: la mafia russa. Giorni e giorni ma sopra tutto notti a Cesenatico per contattare il canale giusto bevendo e fottendo l'ira di dio per poi ricevere finalmente l'informazione esatta : Consolato Generale della Russia a Genova Nervi! Così semplice vero. Chi l'avrebbe mai detto? E delle 200 confezioni di calze che ce ne facciamo? Mentre la concessione dei visti per l'Uzbekistan, il Kirghizistane e il Kazakistan sembra essere legata al tempo, è invece storia a parte l'iter per ottenere il visto in Iran. Per l'Iran è infatti necessaria pure una lettera d'invito. Ma obiettivamente, chi volete che inviti questi due “mascalzoni”? Grazie ad amici comuni curdi stiamo inviando lettere d'invito, giocando su incomprensioni linguistiche, a Venezia (Marghera) ai vari Ziaar, Zhaabiz, Taabaaloos, Siaavash, Roozbeh, Ormaz, Mardaavij, Jahaangir, Hormoz, Baamshaad, e Aabtin con la speranza di essere contraccambiati nel breve periodo...che Ahmadinejad ce la mandi buona!
lunedì 24 marzo 2008
Visti? Chi li ha visti?
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6 commenti:
Confermo, è tutto dannatamente vero.
Ad eccezione delle calze, NON E' VERO. Il nostro hacker/blogger mente sapendo di mentire, tipico linguaggio della perfida sinistra, falsa e spergiura. Non è vero che abbiamo cercato, ingenuamente, di acquistare 200 paia di collant per donna da regalare nei posti giusti allo scopo di ungere il personale addetto al rilascio dei visti. Le paia erano solo 190! (10 le avevamo già usate...)
Stefano
....e comunque erano di pessima qualità! Due si sono strappate già indossandole....
discreta invece la mostra GENGIS KHAN E IL TESORO DEI MONGOLI attualmente in corso a TV (sino all'11 maggio) e di cui trovate notizie cliccando sul LA VIA DELLA SETA nel blog. Più Cina che Mongolia comunque. E per poco, attorno al 1300, non ci trovavamo tutti con gli occhi a mandorla. Invece gli abbiamo mandato Marcuzzo Polo.
Stefano
Un anonimo donatore (a dire il vero l'unico finora...., non vorrei dire ma..., forse che avete dimenticato l'indirizzo del sito ??? http://www.willwemakeit.com/teamturbofolk), dunque, dicevo, l'anonimo donatore si è offerto di farci da personal trainer per il viaggio, mettendosi alla guida della sua auto, simulando con grande abilità la guida spericolata dei kazaki, ed obbligandoci a superarlo lungo strade sterrate e strette in Pian Cansiglio. Appena avremo la Panda faremo un esperimento!
Stefano
Le calze sono solo una delle tante frecce al nostro arco, anni di frequentazioni delle aree balcaniche, ci hanno aperto gli occhi su tutta una serie di gadgets e beni di consumo apprezzati all'estero.
Purtroppo abbiamo meno informazioni sugli eredi di Gengis Khan. Ieri, come ha ben testimoniato Stefano, ci siamo recati fiduciosi alla mostra di Treviso, avidi di carpire qualche segreto sulla gens mongola. Quello che abbiamo capito è che profumi e calze hanno in quei remoti lidi un successo mooolto limitato. Salumi ed alcolici sono sicuramente più efficaci ad instaurare un rapporto fraterno. Come ultima spiaggia siamo pronti a giocare la carta estrema: 45 giri di toto cotugno con "Italiano Vero"
Ciao a tutti, ieri è stato dato il via alla operazione Iran LOI (letter of invitation)... nome in codice Ahmadin. Il nostro contatto (curdo)si è palesato con una telefonata in tarda serata, fissandoci l'incontro ad uno dei moli del porto di Marghera (il Gianfra ci aveva visto bene). Consegnati soldi e passaporti, ci siamo scambiati una rassicurante stretta di mano ricevendo in cambio una ricevuta su carta intesta (consorzio percatori di Chioggia) comprovante l'avvenuto pagamento.
Rimaniamo in attesa fiduciosi.
Inshallah
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